Prot. n. 863 Ai Sigg. Genitori degli alunni
OGGETTO: AZIONE DI SCIOPERO 24 MARZO 2023.
Comparto e Area Istruzione e Ricerca – Sezione Scuola Sciopero nazionale indetto per il 24 marzo 2023. Proclamazioni.
Adempimenti previsti dall’Accordo sulle norme di garanzia dei servizi pubblici essenziali del 2 dicembre 2020 (Gazzetta Ufficiale n. 8 del 12 gennaio 2021) con particolare riferimento agli artt. 3 e 10.
Si comunica che il SAESE –Sindacato Autonomo Europeo Scuola ed Ecologia-ha indettolo sciopero per “per tutto il personale docente ed ata a tempo indeterminato, atipico e precario”per l’intera giornata del 24 marzo 2023.
DATA, DURATA DELLO SCIOPERO E PERSONALE INTERESSATO
Lo sciopero si svolgerà per l’intera giornata del 24 marzo e interessa tutto il personale docente ed ata a tempo indeterminato, atipico e precario.
MOTIVAZIONI
Proposta innovativa politico-economica, che ha come obiettivo il miglioramento della scuola italiana; disposizioni per la conoscenza e la promozione della dieta dei gruppi sanguigni nelle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado.
RAPPRESENTATIVITA’ A LIVELLO NAZIONALE
La rappresentatività a livello nazionale delle organizzazioni sindacali in oggetto, come certificato all’ARAN per il triennio 2021-2023 è la seguente:
Proclamante: SAESE,
% rappresentatività a livello nazionale:/
% di voti nella scuola per le elezioni RSU: 0%
PRESTAZIONI INDISPENSABILI DA GARANTIRE
Ai sensi dell’art. 2, comma 2, del richiamato Accordo Aran, in relazione all’azione di sciopero indicata in oggetto, presso questa istituzione scolastica, non sono state individuate prestazioni indispensabili di cui occorra garantire la continuità, si assicura comunque la vigilanza sui minori nel caso in cui dovessero presentarsi a scuola. Sulla base dei suddetti dati e delle comunicazioni rese dal personale, si informano i genitori che non è possibile fare previsioni attendibili sull’adesione allo sciopero e sui servizi che la scuola potrà garantire. Si invitano pertanto i genitori, la mattina dello sciopero, a non lasciare i propri figli all’ingresso, senza essersi prima accertati dell’apertura del plesso, del regolare svolgimento delle lezioni e del servizio mensa o, in alternativa, delle misure adottate per la riorganizzazione del servizio.